La varietà dell'ambiente, dall'ampio fondovalle, dalle pendici orobiche ai soleggiati versanti delle Alpi Retiche, ove l'uomo ha strappato la terra alla montagna per ricoprirla di terrazzamenti coltivati a vite fino alle cime innevate ed ai ghiacciai eterni fa della Valtellina un mondo da scoprire...
I VIGNETI
La viticoltura rappresenta la parte più conosciuta e prestigiosa del settore agricolo della Valtellina. Il viaggiatore che percorre la valle rimane sorpreso dalla lunga serie di terrazze coltivate a vite sostenute da muretti di sassi assestati a mano con gran fatica che si arrampicano sulle pendici della parte destra dell'adda. Quasto duro lavoro porta a produrre dei vini di grande qualità, da secoli orgoglio della Valtellina, cantati da poeti e apprezzati da intenditori di tutto il mondo. Il Valtellina Superiore che dal 1998 si pregia della denominazione DOCG si suddivide in quattro qualità di vino a seconda della zona di produzione, Sassella, Grumello, Inferno, Valgella.
Le strade dei VINI: Percorrendo i suggestivi itinerari tra le vigne, in primavera quando le viti sono in fiore o in autunno quando è tempo di vendemmia, si gode di un paesaggio unico nel suo genere.
Il circuito del SASSELLA: La "strada del Sassella" parte da Castione, paese che si trova pochi km prima di Sondrio e si snoda per 16 km in direzione di Tirano. Vale la pena fare una visita alla Chiesa della Madonna della Sassella (XV sec.) dagli interni riccamente affrescati.
Il circuito del GRUMELLO: Dal centro di Sondrio si entra quasi direttamente in mezzo ai vigneti lungo la strada panoramica castelli fino a Poggiridenti per 4 km. Questo vino prende il nome dal castello dei De Piro (XIV sec.) "Castel Grumello da "grumus": Poggio.
Il circuito dell' INFERNO: Subito ad est del Grumello, si snoda per per 6 km, in una zona scoscesa, prende il nome dal fatto che d'estate si raggiungono alte temperature a causa del riverbero del sole sulla roccia. Di rilievo a Tresivio, l'imponente santuario della Santa Casa di Loreto.
Il circuito del VALGELLA: Parte da Chiuro attraverso le zone di produzione del Valgella e si snoda per 27 km sotto le pendici articolate che sovrastano Teglio. E' un' occasione per ammirare la catena delle Orobie che si erge di fronte e per visitare Teglio, paese ricco di storia ed arte.
LA GASTRONOMIA
La Valtellina è una terra di sapori antichi; la sua cucina, genuina e paesana come l'ambiente da cui trae origine, presenta cibi molto apprezzatidai palati più esigenti, "poche cose squisite di eccelsa umiltà; cibi offerti con civiltà vicino alla raffinatezza" come scriveva Gianni Brera; infatti dietro al loro aspetto rustico austero ed un pò ruvido, nascondono in realtà morbidi ed avvolgenti sapori, coniugando, ad esempio, nei pizzoccheri il formaggio filante alla dolcezza delle patate o delle verze. La farina di grano saraceno con il burro ed i formaggi d'alpe e la bresaola danno alla cucina valtellinese una forte tipicità, unica in tutto l'arco alpino.
La BRESAOLA: è l'insaccato tipico della Valtellina conosciuto ormai in tutta Italia e non solo. Si tratta di carne di manzo salata con metodo detto "a secco", cioè unendo alla carne il sale e lasciando che la soluzione salina si formi con il succo della carne stessa e lasciata essicare all'aria. Di sapore dolce e morbido , delicata nel gusto, va consumata preferibimente al naturale. In inverno dona energia, in estate vince l'inappetenza.
'I SCIATT: Informi frittelle di farina nera ripiene di formaggio.
La POLENTA TARAGNA: Una polenta con farina di mais o mista con farina nera, "tarata" (mescolata) con burro e formaggio da mangiare con le classiche costine e salsicce di maiale cotte alla piota.
I PIZZOCCHERI: Rustiche "tagliatelle di farina di grano saraceno con verdure, conditi con burro e formaggio d'alpe; è piatto classico di Teglio, in uso in tutta la valle.
I VIOLINI DI CAPRA: Coscia di capra essicata, così chiamati per il singolare modo di affettarli, appoggiandoli sulla spalla come lo strumento musicale omonimo e usando il coltello come fosse un archetto.
I FORMAGGI: Casera, Scimudin, e il Bitto, riconosciuto come il re della produzione casearia valtellinese che si pregia della denominazione di origine protetta DOP.
E' un formaggio d'alpe grasso a pasta semi-cotta, di media durezza e media stagionatura, di sapore dolce e delicato che tende a divenire vivace con l'invecchiamento. La zona di origine è la testata della Valle del Bitto di Gerola con i suoi verdi pascoli sul versante orobico valtellinese, nel morbegnese.
La BISCIOLA: è un rustico "panettone" valtellinese con noci, fichi e uvette che viene servito al naturale o accompagnato da salsa vaniglia o salsa al Braulio, il rinomato amaro valtellinese prodotto a Bormio.
La MELA DELLA VALTELLINA: In Valtellina vengono prodotte mele di alta qualità con metodi completamente naturali definiti, produzione integrata che ne fanno un prodotto a bassissimo impatto ambientale.
ALTRI PRODOTTI TIPICI: Sono il pane di segale, i funghi porcini, la cacciagione, le trote di torrente, i salami ed i prosciutti.
Valtellina dei Cèch - www.valtellinadeicech.it - Moreno Giannoni - Aggiornato il 3 Gennaio 2011